Rollin E. Becker (1910-1996)


Rollin Becker DO è stato un osteopata americano di grande rilevanza nel campo della medicina osteopatica e della terapia craniosacrale. Nato nel 1910, Becker ha studiato alla Kirksville College of Osteopathic Medicine, dove si è laureato nel 1934.

Becker è particolarmente noto per i suoi contributi allo sviluppo della parte dell’osteopatia del sistema cranio sacrale chiamata biodinamica, una forma avanzata di approccio al sistema cranio sacrale. Questo approccio si basa sull’idea, oramai assodata, che il corpo possieda un ritmo cranio sacrale naturale che può essere percepito e influenzato attraverso un tocco delicato.

Durante la sua carriera, Becker ha lavorato a stretto contatto con William Sutherland DO, considerato il padre dell’approccio cranio sacrale. Becker ha ampliato e approfondito le teorie di Sutherland, sviluppando pratiche specifiche per valutare e trattare i movimenti sottili del sistema cranio sacrale.

Becker praticò osteopatia per gran parte della sua vita, approfondendo e sviluppando tecniche manuali innovative. Era particolarmente interessato alla dinamica del movimento interno del corpo e alla capacità del corpo di auto-regolarsi.

Uno degli aspetti distintivi del lavoro di Becker è l’attenzione alla presenza e alla qualità del tocco del terapeuta. Egli enfatizzava l’importanza di un ascolto profondo e di una consapevolezza sensibile, permettendo al terapeuta di entrare in sintonia con i movimenti e le tensioni del corpo del paziente.

Il tocco terapeutico, nel contesto del lavoro con il sistema cranio sacrale, è un elemento centrale della pratica di Becker. Questo tipo di tocco è estremamente leggero e non invasivo, percettivo anziché palpatorio, con l’obiettivo di sintonizzarsi con i ritmi interni del corpo del paziente. Becker affermava che il corpo possiede un’innata capacità di autoregolarsi e guarire, e che il compito del terapeuta è quello di facilitare questo processo naturale piuttosto che imporre manipolazioni esterne.

Il tocco terapeutico di Rollin Becker si basa sulla percezione palpatoria delle forze sottili che operano all’interno del corpo umano. Becker riteneva che il tocco terapeutico fosse uno strumento fondamentale per percepire e facilitare il “Respiro della Vita”, una forza vitale che fluisce attraverso tutti i tessuti del corpo.

Principi Fondamentali:

  1. Ascolto Palpatorio: Becker enfatizzava l’importanza dell’abilità del terapeuta di “ascoltare” attraverso le mani. Questo richiede un elevato livello di sensibilità e consapevolezza per percepire le più piccole tensioni e movimenti nei tessuti del corpo.
  2. Neutralità: il terapeuta deve mantenere una posizione di neutralità, evitando di imporre le proprie forze o intenzioni sul paziente. Questa neutralità permette al corpo del paziente di esprimere le proprie esigenze e di guidare il trattamento.
  3. Respiro della Vita: Becker introdusse il concetto di “Respiro della Vita”, una forza vitale intrinseca che anima e regola tutte le funzioni corporee. Il terapeuta, attraverso il tocco terapeutico, può facilitare il flusso armonioso di questa forza, promuovendo la guarigione e il benessere.

Di seguito una panoramica non esaustiva delle connessioni tra il lavoro di Becker e altre pratiche:

  • Pratica cranio sacrale biodinamica: è una disciplina che ha preso ispirazione diretta dal lavoro di Rollin Becker. Questa pratica si concentra sul movimento ritmico dei fluidi corporei, in particolare del fluido cerebrospinale, e sul ruolo delle forze vitali intrinseche nel mantenimento della salute. Deriva dall’osteopatia.
  • Terapia Cranio sacrale (TCS): la terapia cranio sacrale, sviluppata da John Upledger, è strettamente legata al lavoro di Rollin Becker. Sebbene Upledger abbia sviluppato la TCS come una disciplina distinta, le basi concettuali e molte delle tecniche derivano direttamente dall’osteopatia, dalla pratica che viene definita cranio sacrale biodinamica e dal lavoro di Becker: ovvero ancora una volta dall’osteopatia.
  • Reiki: è una disciplina di guarigione energetica di origine Giapponese (fondatore Mikao Usui) che, sebbene diversa per origine e metodo, condivide alcuni principi filosofici con il lavoro di Becker, come l’idea di una forza vitale che permea il corpo e l’universo.
  • Shiatsu: si basa sul concetto del Ki (Qi per i Cinesi) che viene tradotto comunemente come Energia Vitale. Questa pratica manipolatoria ha origini antichissime, ma la sua codificazione come precisa tecnica corporea risale a tempi abbastanza recenti, e precisamente, in Giappone, fra il 1910 ed il 1920: deriva dal maestro Wataru Ohashi che, oltre alla sua formazione personale, nel 1973 fece un seminario tenuto dal maestro Namikoshi al ritorno dagli Stati Uniti. Usa la pressione dei pollici, delle dita e dei palmi delle mani per migliorare il flusso energetico nel corpo. Sebbene le tecniche siano diverse, il focus sulla percezione del terapeuta e sull’energia del corpo crea una connessione con il lavoro di Becker, e molte similitudini si trovano anche nel concetto e nella percezione dell’energia vitale.

Rollin Becker ha contribuito in modo significativo alla comprensione e alla pratica dell’osteopatia attraverso il suo sviluppo del tocco terapeutico e il concetto del “Respiro della Vita”. La sua enfasi sull’ascolto palpatorio, la neutralità e la facilitazione delle forze vitali intrinseche del corpo ha influenzato profondamente la pratica osteopatica e continua a guidare molti professionisti della salute oggi.