Allievo diretto del dott. Still, nato da una famiglia presbiteriana di Glasgow, con una controversa storia all’interno dell’osteopatia che sembrerebbe tale più per motivi politici e ideologici del tempo che non per le sue indubbie capacità in seno all’osteopatia, il dott. Littlejohn era un uomo affascinante per gli interessi culturali (studi in teologia, nelle arti, in medicina, in scienze politiche), per l’integrità e per l’adesione totale ai principi e alla filosofia osteopatica. Suo allievo diretto, J. Wernham, ha proseguito fedelmente il suo lavoro cercando di trasmettere i suoi insegnamenti e le sue conoscenze in merito e oggi le questi ci arrivano grazie a Chris Campbell e all’Istituto di Osteopatia Classica.
Una delle peculiarità di questo osteopata “della vecchia scuola” è stato il coraggio di combattere fino alla fine per l’osteopatia (come si trova scritto nella prefazione del libro a lui dedicato Alla scoperta di J. Martin Littlejhon, di C. Campbell, ed. italiana a cura di P. Mazzucco), rinunciando a mero sopravvivere con i propri ideali e praticando sotto mentite spoglie una disciplina con un nome differente, nonostante le difficili contingenze storiche del suo tempo. Un movimento più che mai attuale nel contesto odierno (2025), dove il nome “osteopatia” è stato ceduto alle università senza che ad esso corrisponda, nell’iter formativo, più nulla delle sue origini, della sua storia, dei suoi principi e della sua realtà come medicina centrata sulla Salute.
