
Eliott Coues iniziò dapprima la sua carriera di chirurgo nell’esercito subito dopo la laurea alla George Washington University e poi come professore di anatomia. Nel 1881 smise la sua attività di chirurgo per dedicarsi alla ricerca scientifica e, come ornitologo, si distinse come autore di diversi trattati in particolare sulla nomenclatura trinominale, sistema utilizzato in biologia per la classificazione scientifica delle forme di vita, di cui ne fu il precursore. Più tardi cominciò il suo interesse per la teosofia e lo spiritualismo, in quanto accrescevano le sue convinzioni che la scienza ufficiale non era in grado di spiegare molti principi della vita. Così iniziò ad applicare i concetti dall’evoluzionismo alla psicologia per comprendere fenomeni quali ipnosi, telepatia e chiaroveggenza, fondando la Gnostic Theosophical Society of Washington, e diventando poi il presidente della Esoteric Theosophical Society of America. Nel frattempo si avvicinò molto al mondo spiritista o spiritualista, che lo spinse a ricercare molti aspetti legati al concetto di Vita. Tra i suoi lavori vi è anche un breve trattato in cui Coues spiega la natura del movimento protoplasmatico rafforzando la sua visione anti materialistica e sostenendo che la vita si esprime come forza involontaria e che vi è una forza vitale che provoca il movimento del protoplasma e non il contrario. Queste valutazioni ponevano la base del concetto di Biogen o Principio Vitale, fondamentali nella scienza dello spiritualismo. Coues lo definisce come una forza vitale esistente al di là della materia tanto che, quando essa si ritira dal corpo, la conseguenza è la decomposizione del corpo stesso e non il contrario. Inoltre egli definiva l’anima come una sostanza semi-materiale con qualità identificabili che mette in comunicazione lo Spirito con la materia, dove lo Spirito è una forza autocosciente.
Egli afferma:
“La vita consiste nell’animazione della materia ad opera dello Spirito; la vita è Dio reso coscientemente manifesto. Il Biogen è la vita stessa, è Spirito, combinato con la quantità minima di materia per renderlo manifesto. L’Anima è fluido astrale animato, etere universale modificato dalla forza vitale”.
Fondamentale il concetto che Coues dà di Biogen quale “sostanza dell’anima” che serve a manifestare lo spirito nel fisico ed esso può essere studiato nel modo in cui studiamo la luce, il calore o l’elettricità ed è tangibile o visibile solo in circostanze eccezionali (ectoplasma). Esso si ritira dal corpo fisico con la morte e lo Spirito continua a vivere in un corpo composto da Biogen, in quanto esso è un corpo spirituale. Ecco come già all’epoca questi concetti, frutto di intuizioni e percezioni abbinati allo studio di principi anche filosofici, siano stati un importante stimolo di applicazione nella scienza osteopatica di Still e che solo successivamente sono stati dimostrati dalla moderna scienza che oggi conosciamo come fisica quantistica con le sue applicazioni nell’ambito della biologia.